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martedì 31 dicembre 2013

MICHAEL SCHUMACHER








Lo scorso 29 dicembre il campione automobilistico Michael Schumacher è rimasto vittima di un grave incidente mentre sciava in un tratto di raccordo fra due piste. Ha battuto la testa riportando un grosso trauma cranico, è stato operato, ma è sopravvenuta un'emorragia cerebrale.
Osserviamo il suo tema: Capricorno ascendente a 29° di Toro, luna in cancro opposta al sole sull'asse terza/nona.
Il sole e la luna formano insieme a saturno e a giove/urano quattro quadrature dette croce cardinale che coinvolgono anche l'asse 6/12 nonchè il nodo nord.
Schumacher è un campione che ha sfruttato appieno tutte le potenzialità che gli sono state offerte dalla configurazione presente nel tema natale: infatti la "croce" nei segni cardinali predispone all'azione e alla realizzazione nonchè al successo mondano.
I segni cardinali danno il via alle 4 stagioni e sono quindi dotati di enorme energia propulsiva.
Marte in scorpione e venere in acquario non fanno che intensificare questa energia predisponendo il soggetto alle sfide più ardite e all'eccitazione di fronte alle novità.
Tuttavia se osserviamo più a fondo ci colpisce la grande estensione della casa sesta occupata da urano, giove, marte e nettuno, nonchè della casa dodicesima in cui troviamo  il nodo e saturno.
Quest'ultimo governatore del sole e quadrato allo stesso, indica la necessità di acquisire il senso del limite, del tempo e il valore della lentezza...
I transiti attuali sono potentissimi poichè abbiamo una croce cardinale "celeste" formata da marte, giove, urano e plutone che ha attivato quella radix di Michael.
Il coinvolgimento del nodo nord in ariete in 12° casa può facilmente farci pensare ad un destino (ariete-cranio) . Il cammino verso la consapevolezza richiesto da questo tema va dalla casa sesta (corpo fisico) alla dodicesima (spiritualità). Dopo aver esplorato in tutte le sfaccettature le proprie potenzialità fisiche il campione è andato incontro ad una esperienza molto diversa di sofferenza che lo mette di fronte alla fragilità del corpo...
Qui le nostre riflessioni si fermano per lasciare spazio alla pietà umana e a tutto ciò che per noi umani fa ancora parte dell'imponderabile.


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