La Vergine
è il sesto Segno dello Zodiaco; Mobile, di Terra, va dal 22 agosto al 22
settembre, con variazioni di un giorno o due all’inizio ed alla fine, a seconda
degli anni: Mobili sono, in Astrologia, i Segni che chiudono le stagioni ( Geme
lli-Vergine-Sagittario-Pesci ); anelli di congiunzione
tra un ciclo che finisce ed uno che comincia tali Segni danno, come tocco
psicologico di base, versatilità e duttilità molto più accentuate di chi è nato
in Segni Cardinali o Fissi: l’elemento Terra simboleggia, a sua volta, sempre
sul piano psicologico, solidità, concretezza, tenacia, capacità di
concentrazione.
A settembre calura e luce sono ormai in parabola
discendente; agli ultimi tepori si alternano le prime brezze autunnali: giorno
dopo giorno si affievolisce anche la luce. Infatti, dopo l’apoteosi del
Solstizio d’estate, che ha visto le ore diurne trionfare su quelle notturne, si
è di nuovo vicini all’Equinozio di autunno (avverrà sotto il contiguo Segno
Bilancia), che rivedrà il sorpasso delle tenebre sulla luce... Il Segno Vergine
simboleggia, insomma, l’anello finale, la conclusione del grande ciclo
riproduttivo della Natura iniziato con Ariete. La Terra grassa, ricca di umori,
che abbiamo incontrato nel Segno Toro, è ormai polvere inaridita, disseccatasi
per dare nutrimento a piante, fiori e frutti che hanno offerto il meglio nei
mesi precedenti. Dopo la grande fatica di nascere, vivere e riprodursi, tutto
sembra ora sospeso, ripiegato su sé stesso, in attesa di qualcosa di nuovo ed
imponderabile.
Percezione che la festa è finita. Terminati l’abbondanza,
lo spreco, la goduria. Non si può più arraffare a volontà, perché tutto si sta
disseccando (e tra poco marcirà)... Dopo la cicala arriva insomma il tempo
della formica che, vista la situazione, pensa sia ora di ammucchiare, chicco
dopo chicco, le provviste per un tempo che si preannuncia gramo. Uscendo di
metafora, l’uomo, comincia insomma a comprendere che deve fare i conti con un
futuro che non conosce, ma comunque intuisce più difficile e che lo spaventa;
egli si ingegna quindi a regolamentarlo, perché non gliene sfugga il controllo
e non lo esponga al trovarsi solo, senza risorse, nel buio e nel gelo che
avverte imminenti...
Di nuovo, come è avvenuto sotto il Segno Gemelli,
pulsioni ed emozioni vanno sottotono a favore del Pensiero; ma mentre nel terzo
Segno Zodiacale esso non può separarsi dalla Materia (le due aste parallele
unite), sotto il Segno Vergine le cose vanno diversamente. L’ambiente, come
appena visto, non è più quello pregno di odori, sapori ed umori della primavera
inoltrata; senza le tentazioni e le distrazioni della Materia, l’uomo comincia
ad intravvedere altri orizzonti, altre mete al di fuori ed al di sopra di
quelle prettamente materiali.
Sorgono i primi interrogativi, i primi tentativi di
interpretazione di quel che può nascondersi dietro il mondo del visibile...
Sotto il Segno Vergine continua, insomma, l’evoluzione dell’Io iniziata con il
Leone; a Dioniso si sostituisce pian piano Apollo. Prende il via il grande sorpasso
dall’Immanente al Trascendente; sorpasso che continuerà sotto il Segno
Bilancia, per poi avere l’impatto più drammatico nel Segno Scorpione.
Sul piano materiale il Segno Vergine simboleggia quindi,
dopo la goduria e lo scialo anarchico del Leone, tutto quello che è
elencazione, catalogazione, regolamento; la burocrazia, i lavori impiegatizi,
le cernite ed i censimenti... Il risparmio, anche; l’autocontrollo e la
parsimonia... Poiché i primi freddi non aiutano più il benessere fisico, questo
Segno simboleggia anche la salute e tutto il mondo che con la salute ha a che
fare; dal medico all’inserviente. Dopo la regalità leonina, Vergine è anche
modestia, ritrosia, ipercritica con tendenza a svalutarsi; per tal motivo,
questo Segno zodiacale è anche simbolo dei lavori umili, a cominciare da quelli
della pulizia della casa. Di conseguenza, esso rappresenta anche il personale
dipendente e quello di servizio. E mentre il Toro raggruppa i grandi animali da
allevamento, Vergine è il Segno degli animali domestici; il cane, il gatto, il
criceto, e via dicendo.
Non a caso si è accennato, prima, ad una analogia tra i
Segni Gemelli e Vergine... Pianeta dominante per ambedue è infatti Mercurio. Ma
con una grande differenza; Il Mercurio della Vergine non è più Messaggero degli
Dei, il “puer” veloce, astuto ed un po’ imbroglione, con in mano il bastone di
pastore. Il Mito narra di come, dopo un furto di bestiame, il dio birichino
viene portato al cospetto di Giove il quale gli ingiunge di cambiare vita. E
per ricordargli questo impegno, gli sostituisce il rozzo bastone di pastore con
il Caduceo, verga d’oro ornata di nastri bianchi, simbolo del rispetto che, da
quel momento, tutti avrebbero dovuto portargli.
Con il Caduceo Giove dà a Mercurio, diventato Hermes,
l’incarico di presiedere alla stipula dei contratti, di proteggere i viandanti,
di favorire il commercio. Ade, da parte sua, lo incarica di accompagnare i
morenti al momento del trapasso, appoggiando il Caduceo sui loro occhi. Ermes
comporrà l’alfabeto, inventerà l’astronomia e la scala musicale, la bilancia e
la coltivazione razionale dell’olivo. Anche la Lira, con il suo suono
melodioso, è attribuita ad Hermes.
Proprio il Caduceo porta a qualche confusione di
identità; e Mercurio viene quindi spesso raffigurato con i calzari alati (o con
un copricapo ornato di ali), mentre impugna un bastone con avvolti due serpenti
(Istinto e Ragione); in realtà il Caduceo con i serpenti, appartiene ad
Esculapio, dio della Salute, anch’esso legato al Segno Vergine. Al contrario
del giovane Mercurio, Esculapio, figlio di Apollo, è raffigurato come vecchio
dalla bianca barba, talmente bravo nel curare le malattie, da spingere Ade, dio
degli Inferi, a lamentarsi con Giove perché muore poca gente.
Ma il Mito centrale del Segno Vergine è quello di Demetra
e Persefone (Cerere e Proserpina per i Romani). Demetra è incaricata di
proteggere la Natura, (in particolare le piante); Natura che, sotto il suo
sguardo amorevole, cresce ricca e rigogliosa. Ma sua figlia Persefone viene rapita
da Ade e portata nel suo regno sotterranee. Non trovando più la fanciulla,
Demetra si veste a lutto e gira per il mondo urlando la sua disperazione;
abbandonata a sé stessa, la Natura deperisce e muore.
Preoccupato, Giove propone un compromesso; Persefone
vivrà sei mesi sulla terra con sua madre e sei mesi sotto terra con il suo
sposo del quale si è, nel frattempo, innamorata. Quando la fanciulla torna
sulla Terra, Demetra è piena di gioia e la Natura gioisce con lei... Sono i
mesi di primavera-estate: quando Persefone ridiscende dallo sposo, la madre
indossa di nuovo il lutto; e sono i mesi di autunno, inverno.
Stranamente, a simboleggiare il Segno Vergine vi è
insomma una Madre. E cercando di spiegare l’arcano, si può arrivare alla
conclusione che il simbolismo Vergine sta come Purezza dello Spirito che deve
attraversare la gestazione per concretarsi. Gestazione come porta
indispensabile per arrivare a ciò che agli occhi terreni non è visibile. Molte
antiche Religioni avevano questo simbolismo apparentemente strano della Madre
Vergine, glorificato, infine, dalla Chiesa Cattolica.
Vergine-Madre anche come evoluzione della Madre Toro,
(ventre riproduttivo), e della Madre Cancro tenera ed amorosa, ma del tutto
avulsa dalle necessità del quotidiano... Vergine-Madre perché sa controllare
pulsioni e sentimenti, per mettere in moto tutto il senso pratico e la
razionalità indispensabili a risolvere le quotidiane necessità materiali del
Figlio, così come il Leone - Padre si impegna nella sua educazione. Anche la
Madre Toro provvede al materiale, ma del bambino piccolo;
la Madre Vergine si occupa invece del figlio adolescente, del giovane uomo che ancora non ha spiccato il volo dal nido. E, accanto al nutrimento del corpo, cerca di provvedere anche all’alimento sia della mente che dello spirito. Lo segue nello studio, imbastisce con lui i primi discorsi astratti...
la Madre Vergine si occupa invece del figlio adolescente, del giovane uomo che ancora non ha spiccato il volo dal nido. E, accanto al nutrimento del corpo, cerca di provvedere anche all’alimento sia della mente che dello spirito. Lo segue nello studio, imbastisce con lui i primi discorsi astratti...
Con tutte le caratteristiche della madre accorta è
infatti simboleggiato il Segno Vergine, come abbiamo già visto. Risparmiatore,
previdente, attento alla cura del focolare domestico ed alla salvaguardia della
salute propria e di chi gli vive accanto, votato all’ accudimento, accoglienza
e cura... Non a caso il Segno Vergine è femminile ma arricchito da una qualità
tutta “maschile”, la Logica.
Graficamente, il Segno Vergine era anticamente
rappresentato da una donna seduta di profilo () da cui è poi derivato il
simbolo egizio (); con l’avvento del cristianesimo, la sigla si trasforma in
una M con l’asta finale ripiegata all’interno () a simboleggiare Maria e la sua
Verginità. Su un piano psicologico, la zampetta ripiegata simboleggia invece la
fredda lucidità della Ragione che inizia ad imbrigliare si è già detto, Istinti
e Passioni. In chiave psicanalitica si possono accomunare le due M dello
Zodiaco, Vergine e Scorpione cioè, indicando nella prima M l’Analità
Trattenuta, mentre in quella dello Scorpione, con la zampetta finale aperta e
puntuta, l'estroflessione della stessa ().
Il sacrificio di Demetra che accetta, pur piangendo, la
lontananza della figlia che sa felice accanto al suo sposo sottolinea come,
sotto il Segno Vergine, oltre alle prime avvisaglie del Trascendente, avviene
anche un altro passo importante nell’evoluzione umana. All’Io di tutti i Segni
precedenti, per la prima volta si sostituisce il Noi. La coscienza comprende il
valore del Collettivo, del Servizio a favore del proprio simile. Sul piano
teorico questa presa di coscienza può significare le prime collaborazioni degli
individui per un obiettivo, per un beneficio comuni.
Ilaria C. Annaluce M.
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