In viaggio verso il 2018 ( a cura di Annaluce Maroncelli)
Quando si parla di “previsione” non si può non pensare al linguaggio
astrologico che, attraverso le sue simbologie parla alla parte più profonda del
nostro essere, se non altro per cercare di riconnetterci a quella dimensione ormai
perduta, a cui tuttavia tendiamo. Dando
un’occhiata alle effemeridi che ci mostrano la decifrazione celeste del nostro stato terrestre,
possiamo renderci conto che non siamo ancora vicini alla fine di una crisi, non solo
finanziaria, che ormai ci accompagna da anni.
Plutone in Capricorno e Urano in
Ariete sono in quadratura già dal 2009,
aspetto che non si è ancora sciolto, il
passato transito di Giove in Bilancia lo ha per certi versi acutizzato e l’ingresso di Saturno in Capricorno
enfatizzerà al massimo la necessità di impegno e sacrificio. Il trigono di Saturno
(Sagittario) e Urano (Ariete), ha affievolito quell’ideologia liberista che ci ha portato
alla globalizzazione per un ritorno alla localizzazione, come del resto si sta già delineando negli
Stati Uniti e considerando poi che nel prossimo futuro i due pianeti
continueranno il loro moto celeste
in segni propizi a favorire
politiche più protezioniste. Il transito
di Nettuno in Pesci e conseguente caos mondiale, può aiutarci a comprendere il cambio di rotta delle
politiche americane del Presidente Trump, è
l’inizio di un mutamento mondiale,
si sta tentando di ritornare al vecchio ordine, alla necessità di
riconquistare il controllo di una situazione che sembra sempre di più sfuggire
di mano. Le speranze di segnali
distensivi nel prossimo divenire
possiamo affidarle al trigono che si formerà tra Giove in Scorpione e Nettuno
Pesci , aspetto che si rifletterà sulle umane sorti già nella parte finale del
2017, e che potrebbe dare buona risoluzione
ad uno dei problemi più difficili
di questo decennio: l’emigrazione. Forse i flussi non diminuiranno, ma almeno
potremo sperare in aiuti concreti di denaro concesso dalle istituzioni alle nazioni che, come l’Italia, si fanno carico del soccorso e
ospitalità dei migranti. Questo dialogo
celeste tra Giove e Nettuno che si svolge tra l’ottavo e il dodicesimo settore
dello zodiaco, sarà foriero anche di ben altri doni: la sensibilità, e quei talenti misteriosi che in tanti aspettano di
poter esprimere e manifestare. I presagi di
quell’Era dell’Acquario di cui già da tempo si parla,
la capacità di entrare in relazione autentica con l’altro, condivisione,
la presa di coscienza e accettazione delle diversità dei singoli, la cooperazione per la realizzazione di una società con finalità e progetti comuni
che conducano ad un miglioramento sia delle condizioni di vita individuali che
collettive. Questo sarà il grande progetto
acquariano di Bene Comune e l’unica
possibilità di salvezza e redenzione per
l’intera umanità.
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