Archivio blog

Visualizzazione post con etichetta decima casa. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta decima casa. Mostra tutti i post

lunedì 15 aprile 2013

Pietro Maso libero dopo 22 anni di carcere. ( rubrica astro crime )


tema e transiti delitto

Visitate il nostro sito www.astrologiaumanistica.it

La notte del 17 aprile 1991 nella villetta di un paesino in provincia di Verona si consuma un macabro omicidio. Pietro Maso aiutato da tre suoi amici uccide i genitori allo scopo di impadronirsi dell'eredità. Cercano di costruirsi un alibi fingendo di essere andati in discoteca ma poco dopo crollano e confessano tutto.
Ma chi è Maso? E' un cancro con venere congiunta al sole, ascendente bilancia, luna toro in casa VII, mercurio leone al Mc opposto a marte e nodo nord in acquario in casa IV.
Pietro simboleggia appieno il lato ombra dell'archetipo venusiano; il suo tema è governato da venere maestra dell'ascendente che unita alla luna toro ci fa comprendere l'importanza della madre nella sua vita. Egli vive costantemente al di sopra delle sue possibilità poichè indossa abiti firmati e guida auto di lusso, ma in tutto questo anzichè essere osteggiato è pienamente appoggiato,o almeno questa è la sua percezione, dalla madre figura onnipresente (luna toro) che lo aiuta a confezionare i vestiti da lui stesso disegnati. Le due sorelle rimangono nell'ombra poichè lui è ultimogenito e attira su di sè l'attenzione eccessiva della mamma come unico maschio.
In famiglia la figura paterna rimane piuttosto assente se non a livello materiale (sole/giove), fornendo abbondanti mezzi di sussistenza derivanti dalla coltivazione di terreni a vigneto. Urano governatore della IV casa si trova in casa12 e il sole è in nona: questo padre è psicologicamente lontano e la mancanza di aspetti saturniani fa sì che Maso non abbia la coscienza del limite, il senso del dovere, il rispetto degli altri familiari e non. Il principio di piacere in assenza di un super-io forte si espande a dismisura ed è l'unico scopo della vita del ragazzo.
Bella vita, divertimenti, donne richiedono parecchio danaro e Pietro arriva a falsificare un assegno della madre per procurarselo.. Intanto elabora un piano che prevede l'eliminazione dei genitori e delle sorelle, ma i vari tentativi di attuarlo vanno a vuoto a causa della titubanza dell'amico Giorgio Carbognin che non se la sente di dare il primo colpo mortale.. L'omicidio è quindi ampiamente premeditato ma paradossalmente a forza di parlarne  le figure da uccidere non sono più viste come genitori ma come esseri quasi inanimati.. Pietro a causa del suo narcisismo non è in grado di costruire una relazione affettiva con alcuno e in quel periodo il transito di plutone in scorpione nella sua prima casa alimenta il suo bisogno di protagonismo sfrenato: gli altri sono visti come ostacoli alla sua affermazione e vanno eliminati.. Oltretutto Pietro rischia che la mamma scopra l'assegno falso ed è questo timore (insopportabile per un cancerino) che porta alla decisione finale.
Notiamo ancora che plutone in quel periodo aveva formato il trigono con sole/venere, l'opposizione con la luna (madre) e la quadratura con marte radix in casa IV(padre). Simbolicamente l'io prima casa ( fatto solo di immagine esteriore) di Pietro se voleva sopravvivere doveva annientare entrambi i genitori e così fece.
Quella notte tuttavia alle prese con la trasformazione del piano in realtà le cose non vanno come lui ha immaginato..Da notare che i suoi complici indossano maschere di carnevale, mentre lui è a viso scoperto (più tardi dirà che non ne aveva bisogno perchè la sua vita era una continua recita). Tutti i ragazzi Pietro compreso scoprono che uccidere è difficile e impiegano molto tempo prima di riuscire nel terribile piano.. i poveri genitori infatti si difendono in tutti i modi prima di soccombere. La simulazione di rapina non convince gli inquirenti che in poco tempo comprendono la terribile verità.
Ora Maso è un uomo libero dopo un percorso rieducativo e religioso in carcere e non è un caso che sia uscito con il transito di Plutone in capricorno opposto alla congiunzione sole/venere. Forse il carcere ha rappresentato per lui quel limite (saturno) che non aveva in famiglia e in questi anni plutone ha fatto una lunga opposizione al suo saturno radix gemelli sull'asse seconda/ottava che potrebbe aver agevolato la ricostruzione di una identità basata non più sulla esteriorità, ma su valori interiori. Rimane su di lui il marchio dell'efferato crimine commesso, egli stesso afferma di essere stato "il male assoluto" , ma questa discesa agli inferi potrebbe essere l'unica via per tornare a vedere la luce del sole.

domenica 16 dicembre 2012

Nel segno del Capricorno


Il 21 Dicembre il Sole, entra nel segno del Capricorno, segnando l'inizio dell'inverno. La notte più lunga si unisce al giorno più breve dell'anno e sulla superficie terrestre tutto è immobile, spoglio, arido, senza forma. La neve copre tutto, gli animali cercano rifugio, gli uccelli migrano verso il caldo. Il Capricorno domina la fase più drammatica e complessa del ciclo vitale. Questa immobilità e aridità è solo apparente perchè sotto il gelo negli strati più profondi c'è l'humus inseminato, lo strato di terreno che si prepara alla nuova fertilità, una vita nascosta, lenta e tenace, difesa da una coltre di freddezza. Il Capricorno rappresenta lo Zenit della vita individuale (oltre che dello zodiaco), il termine del ciclo preparatorio delle energie vitali che passano dalla forma alla sostanza.  Si tratta di un animale teriomorfo composto cioè nella parte superiore dal corpo di una capra rampante e nella parte posteriore dalla coda di un pesce attorcigliata. Capra e pesce due animali in uno perchè si fondono le due essenze sensibili dell'energia elementale: la terra e l'acqua, si fondono i due poli inconscio-spirito nella parte pesce-acqua e conscio-corpo nella parte capra- terra. Per comprendere la natura di questo segno è bene esaminare la funzione capra-pesce. La capra è un animale libero e tendenzialmente solitario, è un animale ascetico, vive di poco ed è per questo che è sempre stata l'emblematica compagnia dei pastori, dei mistici e degli eremiti, in India è considerata la madre del mondo, equivalente all'archetipo della Grande Madre, simbolo dell'energia originaria e nel Tibet la capra ha il ruolo di mediare tra cielo e uomini. E' nella parte capra del Capricorno zodiacale che l'uomo esprime la ricerca  del divino che deve necessariamente trasformarsi nel pesce affinchè si manifesti Dio. Il pesce appare come coda, parte posteriore, è un simbolo dell'acqua a cui l'uomo ritorna. Il mito di Crono-Saturno è fondamentale per capire l'aura di fatalità insita nel destino del Capricorno. Crono è il simbolo del tempo e di tutto ciò che viene corroso, era uno dei Titani e di lui la mitologia narra questa storia: Urano dio del cielo aveva ogni notte un appassionato abbraccio con la sua sposa Gea  (la Terra) e ogni notte la fecondava. Tuttavia Urano detestava i figli generati, tanto che appena nascevano li nascondeva in caverne impedendo loro di uscire e rivedere la luce. Gea era molto addolorata per questi continui soprusi, tanto da non riuscire più a sopportare il peso di tanti figli rinchiusi nel suo interiore pietroso, e pensò di vendicarsi  del feroce sposo. Parlò ai figli rivelando la scellerata consuetudine paterna, essi rimasero esterrefatti, ma solo il più giovane, Crono, parlò a nome dei fratelli facendo solenne promessa di punire il padre. Gea accolse l'offerta del coraggioso figlio e offrendogli un'affilata falce gli suggerì lo stratagemma da mettere in atto. Infatti Crono si nascose e quando, nella notte, Urano si avvicinò a Gea, uscì dal nascondiglio afferrò il padre per un braccio e con la falce lo ferì atrocemente evirandolo. Il sesso di Urano cadde in mare e da esso nacque Afrodite. Di conseguenza Crono divenne signore del Cielo, ma la storia ci racconta che a sua volta Crono terrorizzato di perdere il suo regno per mano dei figli li divorerà tutti tranne  Zeus fortunosamente messo in salvo dalla madre e  sarà Zeus ad avere la meglio sul padre con astuzia, obbligandolo a restituire tutti i figli divorati. La lezione psicologica di questo mito  di Crono è tutta nel senso di un destino fatale che si ripete di padre in figlio. Vita e morte s'intrecciano con l'amore e l'odio. Tradizionalmente il tipo Capricorno è considerato un freddo, nel senso di avere sempre un misurato distacco da tutte le cose, questa freddezza è tuttavia anche una solida corazza difensiva per non mostrare la profonda passionalità che lo domina. Nel Capricorno c'è l'archetipo del figlio reietto, tenuto lontano, respinto ed è per questo che è portato a soffrire un senso di solitudine interiore e il timore angoscioso dell'abbandono e dell'esclusione. E' quindi un introverso e generalmente poco emotivo, molto ambizioso, tanto da superare ogni ostacolo  e anche gli scrupoli morali. E' capace di grande spirito di sacrificio e non chiede la riconoscenza, ma c'è un altro tratto che lo caratterizza fortemente: l'angoscia dell'incomunicabilità e l'autoisolamento affettivo. E' realista e difficilmente si distrae dagli obiettivi che si è prefisso. Tutta la sua vita deve essere una conquista e consolidamento del successo, cosi'  come Urano e Crono vogliono mantenere il loro dominio. E' anche un sensuale, Marte, pianeta dell'ardore e dell'istinto in questo segno è  in esaltazione, per cui a fianco di questa dimensione quasi ascetica e distaccata, ci sono forti richieste sensuali, se Saturno, governatore del segno frena e limita, Marte eccita e scalda le energie libidiche. Il Capricorno è quindi un ardente, affettivo, erotico sotto le spoglie di un freddo egoista.

Annaluce Maroncelli  Ilaria Ciarletta

Translate