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venerdì 15 marzo 2013
domenica 16 dicembre 2012
Nel segno del Capricorno
Il 21 Dicembre il Sole, entra nel segno del Capricorno, segnando l'inizio dell'inverno. La notte più lunga si unisce al giorno più breve dell'anno e sulla superficie terrestre tutto è immobile, spoglio, arido, senza forma. La neve copre tutto, gli animali cercano rifugio, gli uccelli migrano verso il caldo. Il Capricorno domina la fase più drammatica e complessa del ciclo vitale. Questa immobilità e aridità è solo apparente perchè sotto il gelo negli strati più profondi c'è l'humus inseminato, lo strato di terreno che si prepara alla nuova fertilità, una vita nascosta, lenta e tenace, difesa da una coltre di freddezza. Il Capricorno rappresenta lo Zenit della vita individuale (oltre che dello zodiaco), il termine del ciclo preparatorio delle energie vitali che passano dalla forma alla sostanza. Si tratta di un animale teriomorfo composto cioè nella parte superiore dal corpo di una capra rampante e nella parte posteriore dalla coda di un pesce attorcigliata. Capra e pesce due animali in uno perchè si fondono le due essenze sensibili dell'energia elementale: la terra e l'acqua, si fondono i due poli inconscio-spirito nella parte pesce-acqua e conscio-corpo nella parte capra- terra. Per comprendere la natura di questo segno è bene esaminare la funzione capra-pesce. La capra è un animale libero e tendenzialmente solitario, è un animale ascetico, vive di poco ed è per questo che è sempre stata l'emblematica compagnia dei pastori, dei mistici e degli eremiti, in India è considerata la madre del mondo, equivalente all'archetipo della Grande Madre, simbolo dell'energia originaria e nel Tibet la capra ha il ruolo di mediare tra cielo e uomini. E' nella parte capra del Capricorno zodiacale che l'uomo esprime la ricerca del divino che deve necessariamente trasformarsi nel pesce affinchè si manifesti Dio. Il pesce appare come coda, parte posteriore, è un simbolo dell'acqua a cui l'uomo ritorna. Il mito di Crono-Saturno è fondamentale per capire l'aura di fatalità insita nel destino del Capricorno. Crono è il simbolo del tempo e di tutto ciò che viene corroso, era uno dei Titani e di lui la mitologia narra questa storia: Urano dio del cielo aveva ogni notte un appassionato abbraccio con la sua sposa Gea (la Terra) e ogni notte la fecondava. Tuttavia Urano detestava i figli generati, tanto che appena nascevano li nascondeva in caverne impedendo loro di uscire e rivedere la luce. Gea era molto addolorata per questi continui soprusi, tanto da non riuscire più a sopportare il peso di tanti figli rinchiusi nel suo interiore pietroso, e pensò di vendicarsi del feroce sposo. Parlò ai figli rivelando la scellerata consuetudine paterna, essi rimasero esterrefatti, ma solo il più giovane, Crono, parlò a nome dei fratelli facendo solenne promessa di punire il padre. Gea accolse l'offerta del coraggioso figlio e offrendogli un'affilata falce gli suggerì lo stratagemma da mettere in atto. Infatti Crono si nascose e quando, nella notte, Urano si avvicinò a Gea, uscì dal nascondiglio afferrò il padre per un braccio e con la falce lo ferì atrocemente evirandolo. Il sesso di Urano cadde in mare e da esso nacque Afrodite. Di conseguenza Crono divenne signore del Cielo, ma la storia ci racconta che a sua volta Crono terrorizzato di perdere il suo regno per mano dei figli li divorerà tutti tranne Zeus fortunosamente messo in salvo dalla madre e sarà Zeus ad avere la meglio sul padre con astuzia, obbligandolo a restituire tutti i figli divorati. La lezione psicologica di questo mito di Crono è tutta nel senso di un destino fatale che si ripete di padre in figlio. Vita e morte s'intrecciano con l'amore e l'odio. Tradizionalmente il tipo Capricorno è considerato un freddo, nel senso di avere sempre un misurato distacco da tutte le cose, questa freddezza è tuttavia anche una solida corazza difensiva per non mostrare la profonda passionalità che lo domina. Nel Capricorno c'è l'archetipo del figlio reietto, tenuto lontano, respinto ed è per questo che è portato a soffrire un senso di solitudine interiore e il timore angoscioso dell'abbandono e dell'esclusione. E' quindi un introverso e generalmente poco emotivo, molto ambizioso, tanto da superare ogni ostacolo e anche gli scrupoli morali. E' capace di grande spirito di sacrificio e non chiede la riconoscenza, ma c'è un altro tratto che lo caratterizza fortemente: l'angoscia dell'incomunicabilità e l'autoisolamento affettivo. E' realista e difficilmente si distrae dagli obiettivi che si è prefisso. Tutta la sua vita deve essere una conquista e consolidamento del successo, cosi' come Urano e Crono vogliono mantenere il loro dominio. E' anche un sensuale, Marte, pianeta dell'ardore e dell'istinto in questo segno è in esaltazione, per cui a fianco di questa dimensione quasi ascetica e distaccata, ci sono forti richieste sensuali, se Saturno, governatore del segno frena e limita, Marte eccita e scalda le energie libidiche. Il Capricorno è quindi un ardente, affettivo, erotico sotto le spoglie di un freddo egoista.
Annaluce Maroncelli Ilaria Ciarletta
Annaluce Maroncelli Ilaria Ciarletta
mercoledì 21 novembre 2012
Nel segno del Sagittario
Nella vegetazione, con l'ingresso del Sole nel segno del Sagittario, tutto è ormai morto, i rami spogli e inariditi, il silenzio, ci si prepara alla difesa dai rigori invernali e dal freddo capricorniano; il Sagittario proietta verso un fine ciò che lo Scorpione ha trasformato. L'humus prepara la nuova terra a ricevere il seme. La terra non è più una tomba (scorpione), ma un grembo che aiuta il seme ad adattarsi alle circostanze ambientali (Giove). Questo segno è rappresentato dalla mitica figura del centauro metà cavallo metà uomo. Il centauro tiene un arco teso con la freccia rivolta verso l'alto. Il glifo è una freccia la cui inclinazione sta ad indicare la partenza da un centro inferiore per colpire un bersaglio posto in alto. Il centauro mitologico è espressione della fusione della natura animale con la natura umana. Per questo motivo il Sagittario è riferito alla nona casa dell'oroscopo che simboleggia la mente superiore, i "viaggi" interiori e anche quelli fisici, il cammino da compiere da uno stadio inferiore, verso una meta superiore. Il volto del centauro è triste perchè riflette il conflitto fra la violenza istintuale e l'aspirazione alla trascendenza. I centauri sono divisi in due tipologie: quelli rozzi e predatori e quelli saggi ed equilibrati. Issione e Chirone, il primo esprime appunto violenza e inganno, il secondo impersona la saggezza e la luce interiore del sapere; in un soggetto Sagittario è importante tenere in considerazione le caratteristiche psicologiche espresse da queste mitiche figure. Chirone, figlio di Saturno e Filira, a differenza degli altri centauri, si rivela mite ed equilibrato e insegna ai figli degli dei e degli eroi, tra questi Achille ed il medico Asclepio. Bontà, equilibrio, generosità sono sue caratteristiche. Il mito narra che fu accidentalmente ferito dalla freccia velenosa di Eracle intrisa del sangue dell'Idra, e questa ferita non si rimarginò mai, tanto che il dolore atroce lo indusse a chiedere l'intercessione di Giove affinchè gli togliesse il dono dell'immortalità. Giove acconsentì e pose le spoglie mortali nel cielo, nell'omonima costellazione. Appartiene dunque al Sagittario la dinamica dell'integrazione degli istinti nell'area delle funzioni superiori della personalità. Qui si esprimono anche il senso della legge, lo spirito filosofico e si depositano tutte le scienze umane e divine, si evidenziano i valori religiosi, ma anche il prevalere dei valori gioviali di espansione ed ottimismo. Nella dimensione psicologica il Sagittario esprime ancor più dei Gemelli (suo opposto) il dualismo in senso lato. Come base la persona di questo segno di fuoco è sanguigna, spesso eccessiva, avventurosa, irrequieta, amante del movimento, fiduciosa, con tratti giovenali assai marcati; nell'altra categoria troviamo invece individui attratti dalla vita interiore e dagli studi filosofici pur senza perdere il tratto gioviale di fiducia nell'esistenza umana. Il nono segno costituisce dunque un "ponte" che consente all'uomo di oltrepassare le funzioni puramente istintive per approdare alla espansione della coscienza e ad una crescita spirituale che si completerà soltanto nel dodicesimo segno cioè i pesci.
martedì 13 novembre 2012
Venere il mito
Il secondo pianeta personale è venere che simboleggia la funzione "affettività" dell'io (sole). Secondo il mito Afrodite nasce dai genitali recisi e gettati in acqua di urano evirato dal figlio saturno con l'aiuto della madre Gea (elemento terra).
La nascita avviene dalla spuma del mare (miscela aria/acqua). Urano dio del cielo stellato non può più accoppiarsi con Gea-terra essendo stato evirato e così si compie la separazione fra coscienza/materia e inconscio/divino o, se vogliamo, tra microcosmo e macrocosmo.
La funzione sentimento simboleggiata da Venere appartiene quindi alla sfera cosciente dell'io. Nello Zodiaco incontriamo per la prima volta Afrodite in casa seconda/toro suo domicilio base. Qui essa è molto istintuale e si nutre del bisogno di essere vista, guardata, accettata. In casa seconda si costruiscono le fondamenta dell'autostima. Il bambino è ancora in una fase simbiotica con la mamma; i sensi sono molto importanti, ha bisogno di essere toccato, abbracciato e guardato con amore. Se questa fase è stata ben superata nella vita adulta il soggetto si sentirà "bello" e avrà un ottimo rapporto con il proprio corpo. Riuscirà a guardarsi allo specchio riconoscendosi non tanto per le doti estetiche, quanto per la sicurezza in sè stesso che gli è stata trasmessa fin dai primi mesi di vita.
La casa seconda simboleggia anche le nostre doti e la prima di esse è l'autostima che ci consente di proporci agli altri in modo autentico, senza maschere (il Toro simboleggia anche il viso).
Procedendo nell'ordine zodiacale incontriamo venere in casa IV cancro in esaltazione (elemento acqua). Qui c'è il focolare domestico, la casa, la famiglia.
La relazione con la mamma non è più esclusiva poichè subentrano anche gli altri membri della famiglia soprattutto la figura paterna.
Venere è legata ad un primo nucleo relazionale in cui il soggetto vuole sentirsi al sicuro, protetto e accettato incondizionatamente ( l'influenza dei bisogni lunari è molto forte). Se questi fattori esistono realmente il soggetto avrà "solide radici" e sarà in grado di crescere ed espandersi verso il mondo esterno acquisendo autonomia (casa X). Altrimenti rimarrà fortemente dipendente dalla famiglia di origine o sarà completamente sradicato e tenderà a creare rapporti esterni basati sulla dipendenza affettiva, sul bisogno di controllo e sul ricatto emotivo ( lato ombra del cancro).
L'archetipo di Afrodite trova infine la completa realizzazione in casa VII bilancia ( elemento aria ).
Il settimo segno è il domicilio primario di venere e simboleggia la relazione, lo scambio, la scelta.
Nel mito Afrodite è innanzitutto la dea della bellezza e nella cultura greca bellezza significa soprattutto armonia ed equilibrio di forme.
Ma la bellezza ha anche un altro significato: ciò che è armonico ed equilibrato è anche giusto da un punto di vista etico. E qui troviamo la simbologia della bilancia che come dice Liz Greene citando Socrate ricerca " il buono, il vero, il bello".
Non è un caso che nelle lame dei Tarocchi la bilancia si trovi nell'arcano della "Giustizia".
La Giustizia richiede imparzialità e capacità di scegliere la soluzione più adeguata alla situazione.
Afrodite è munita di un cinto magico che attira irresistibilmente gli uomini, ma alla fine è sempre lei che sceglie e mai viene scelta.
Il potere di scelta è l'elemento portante dell'archetipo venusiano. L'elemento aria consente di comprendere razionalmente quello che è importante per noi ovvero le cose alle quali diamo "valore" nella vita. Venere simboleggia la nostra scala di valori e tutto ciò che contribuisce al benessere del nostro corpo e del nostro spirito, in poche parole quello che ci fa "stare bene con noi stessi" siano persone, animali, attività, interessi, studi, gusti ecc.
L'io, dopo la percezione e catalogazione dei fenomeni esterni (mercurio), arriva alla valutazione di ciò che gli è maggiormente affine (venere). L'io sceglie attraverso la funzione venusiana di relazionarsi con l'altro mediante lo scambio e la condivisione di valori comuni pur mantenendo intatta la propria identità. Nella relazione matura (VII casa) non c'è bisogno di fusione, nè ricerca affannosa di conferme, ma scambio reciproco che arricchisce le rispettive identità.
Da un punto di vista archetipico l'attrazione simboleggiata dal cinto magico di Afrodite si evolve in relazione basata su comunanza di valori; in altre parole l'innamoramento diventa amore.
Ilaria Ciarletta Annaluce Maroncelli
La nascita avviene dalla spuma del mare (miscela aria/acqua). Urano dio del cielo stellato non può più accoppiarsi con Gea-terra essendo stato evirato e così si compie la separazione fra coscienza/materia e inconscio/divino o, se vogliamo, tra microcosmo e macrocosmo.
La funzione sentimento simboleggiata da Venere appartiene quindi alla sfera cosciente dell'io. Nello Zodiaco incontriamo per la prima volta Afrodite in casa seconda/toro suo domicilio base. Qui essa è molto istintuale e si nutre del bisogno di essere vista, guardata, accettata. In casa seconda si costruiscono le fondamenta dell'autostima. Il bambino è ancora in una fase simbiotica con la mamma; i sensi sono molto importanti, ha bisogno di essere toccato, abbracciato e guardato con amore. Se questa fase è stata ben superata nella vita adulta il soggetto si sentirà "bello" e avrà un ottimo rapporto con il proprio corpo. Riuscirà a guardarsi allo specchio riconoscendosi non tanto per le doti estetiche, quanto per la sicurezza in sè stesso che gli è stata trasmessa fin dai primi mesi di vita.
La casa seconda simboleggia anche le nostre doti e la prima di esse è l'autostima che ci consente di proporci agli altri in modo autentico, senza maschere (il Toro simboleggia anche il viso).
Procedendo nell'ordine zodiacale incontriamo venere in casa IV cancro in esaltazione (elemento acqua). Qui c'è il focolare domestico, la casa, la famiglia.
La relazione con la mamma non è più esclusiva poichè subentrano anche gli altri membri della famiglia soprattutto la figura paterna.
Venere è legata ad un primo nucleo relazionale in cui il soggetto vuole sentirsi al sicuro, protetto e accettato incondizionatamente ( l'influenza dei bisogni lunari è molto forte). Se questi fattori esistono realmente il soggetto avrà "solide radici" e sarà in grado di crescere ed espandersi verso il mondo esterno acquisendo autonomia (casa X). Altrimenti rimarrà fortemente dipendente dalla famiglia di origine o sarà completamente sradicato e tenderà a creare rapporti esterni basati sulla dipendenza affettiva, sul bisogno di controllo e sul ricatto emotivo ( lato ombra del cancro).
L'archetipo di Afrodite trova infine la completa realizzazione in casa VII bilancia ( elemento aria ).
Il settimo segno è il domicilio primario di venere e simboleggia la relazione, lo scambio, la scelta.
Nel mito Afrodite è innanzitutto la dea della bellezza e nella cultura greca bellezza significa soprattutto armonia ed equilibrio di forme.
Ma la bellezza ha anche un altro significato: ciò che è armonico ed equilibrato è anche giusto da un punto di vista etico. E qui troviamo la simbologia della bilancia che come dice Liz Greene citando Socrate ricerca " il buono, il vero, il bello".
Non è un caso che nelle lame dei Tarocchi la bilancia si trovi nell'arcano della "Giustizia".
La Giustizia richiede imparzialità e capacità di scegliere la soluzione più adeguata alla situazione.
Afrodite è munita di un cinto magico che attira irresistibilmente gli uomini, ma alla fine è sempre lei che sceglie e mai viene scelta.
Il potere di scelta è l'elemento portante dell'archetipo venusiano. L'elemento aria consente di comprendere razionalmente quello che è importante per noi ovvero le cose alle quali diamo "valore" nella vita. Venere simboleggia la nostra scala di valori e tutto ciò che contribuisce al benessere del nostro corpo e del nostro spirito, in poche parole quello che ci fa "stare bene con noi stessi" siano persone, animali, attività, interessi, studi, gusti ecc.
L'io, dopo la percezione e catalogazione dei fenomeni esterni (mercurio), arriva alla valutazione di ciò che gli è maggiormente affine (venere). L'io sceglie attraverso la funzione venusiana di relazionarsi con l'altro mediante lo scambio e la condivisione di valori comuni pur mantenendo intatta la propria identità. Nella relazione matura (VII casa) non c'è bisogno di fusione, nè ricerca affannosa di conferme, ma scambio reciproco che arricchisce le rispettive identità.
Da un punto di vista archetipico l'attrazione simboleggiata dal cinto magico di Afrodite si evolve in relazione basata su comunanza di valori; in altre parole l'innamoramento diventa amore.
Ilaria Ciarletta Annaluce Maroncelli
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sabato 20 ottobre 2012
Mercurio il mito
Mercurio è il primo dei pianeti cosiddetti personali che insieme a Venere e Marte concorrono al funzionamento dell'Io cosciente e rappresenta la funzione intellettiva.
Affinchè l'io possa percepire ciò che ha intorno e inserirsi nell'ambiente necessita di un tipo di energia affine a quella del segno solare; ecco il motivo per cui la logica zodiacale basata sui ritmi stagionali non consente che la funzione intellettiva possa trovarsi rappresentata da un segno stagionalmente distante da quello solare. Perciò se ad esempio apparteniamo al segno del capricorno mercurio potrà trovarsi soltanto in capricorno, in sagittario o in aquario.
Nel tema natale la prima volta che troviamo mercurio è in terza casa-gemelli segno del suo domicilio primario; esso è collegato alla nascita della memoria razionale che nel bambino avviene tra i due anni e mezzo e i quattro anni e coincide con l'acquisizione del controllo sui muscoli da parte del sistema nervoso che consente l'equilibrio e quindi la possibilità di muoversi autonomamente per esplorare il mondo circostante. A questa capacità si affianca anche quella della parola e della concatenazione razionale dei pensieri.
In astrologia quindi pensiero, parola, comunicazione, movimento sono strettamente collegate e riconducibili all'archetipo di mercurio.
Mercurio (Hermes in greco) nel mito è figlio illegittimo di Giove e della ninfa Maya : appena nato abbandona subito la culla in cerca di avventure. Egli quindi nasce autonomo in grado di muoversi e infatti è la facoltà intellettiva e di movimento che consente al bambino la prima forma di libertà rispetto alla madre.
Nel suo girovagare trova una tartaruga e si costruisce una lira col suo guscio per poter cantare e suonare. E' un giocherellone e dimostra anche tanta abilità manuale : quest'ultima è riconducibile al segno della vergine secondo domicilio del pianeta, mentre la spensieratezza è tipica dei gemelli.
Affamato ruba 50 vacche di Apollo suo fratellastro, scoperto nega l'evidenza ma messo alle strette si fa perdonare regalando la lira di sua invenzione ad Apollo. Questo particolare è importante perchè svincola completamente la funzione intellettiva da quella etica. La funzione mercuriale è percezione allo stato puro senza valutazioni di sorta. Essa deve essere veloce, immediata e non può essere intralciata da problemi di coscienza.. D'altronde molte importanti scoperte scientifiche sono utilizzabili per il bene ma anche per la distruzione dell'umanità.
Mercurio riesce a rappacificarsi con Apollo convincendolo a fare uno scambio e infatti il commercio è collegato al segno dei gemelli e della vergine.
Altre caratteristiche di Hermes sono i sandali alati (velocità negli spostamenti) e il caduceo ossia un bastone con due serpenti attorcigliati che rappresenta la funzione di mediatore tra gli dei e gli uomini. Infatti a Mercurio Zeus affida il ruolo di messaggero degli dei per le sue doti di velocità ed imparzialità.
Un'altra funzione di Hermes è quella di stabilire i confini : è il dio dei crocicchi dove troviamo le cosiddette Erme cioè colonne che portano in cima la sua testa. La funzione intellettiva ha infatti bisogno di essere circoscritta da regole codificate ben precise come ad esempio il linguaggio, la scrittura, i numeri, le misure, tutti elementi che permettono all'essere umano di comunicare e quindi di costruire una convivenza sociale.
Ultima non per importanza funzione di Mercurio è quella di "psicopompo": egli ha il compito affidatogli da suo padre Giove di accompagnare le anime nel regno dei morti l'Ade.
Qui egli osserva ciò che accade e riferisce a Zeus che in questo modo acquista ulteriore saggezza integrando la sua visione d'insieme con il dettaglio mercuriale. Attraverso questa funzione mercurio entra in contatto con plutone dio degli inferi e infatti nello Zodiaco lo troviamo in esaltazione nel segno dello scorpione. Qui Hermes compie un salto di qualità divenendo in grado di collegare ciò che viene da dentro cioè dall'inconscio (plutone) con le percezioni del mondo esterno e di mantenere il contatto e l'equilibrio fra questi due mondi.
Ilaria Ciarletta Annaluce Maroncelli
Un'altra funzione di Hermes è quella di stabilire i confini : è il dio dei crocicchi dove troviamo le cosiddette Erme cioè colonne che portano in cima la sua testa. La funzione intellettiva ha infatti bisogno di essere circoscritta da regole codificate ben precise come ad esempio il linguaggio, la scrittura, i numeri, le misure, tutti elementi che permettono all'essere umano di comunicare e quindi di costruire una convivenza sociale.
Ultima non per importanza funzione di Mercurio è quella di "psicopompo": egli ha il compito affidatogli da suo padre Giove di accompagnare le anime nel regno dei morti l'Ade.
Qui egli osserva ciò che accade e riferisce a Zeus che in questo modo acquista ulteriore saggezza integrando la sua visione d'insieme con il dettaglio mercuriale. Attraverso questa funzione mercurio entra in contatto con plutone dio degli inferi e infatti nello Zodiaco lo troviamo in esaltazione nel segno dello scorpione. Qui Hermes compie un salto di qualità divenendo in grado di collegare ciò che viene da dentro cioè dall'inconscio (plutone) con le percezioni del mondo esterno e di mantenere il contatto e l'equilibrio fra questi due mondi.
Ilaria Ciarletta Annaluce Maroncelli
martedì 28 agosto 2012
I pianeti
I pianeti rappresentano in
forma simbolica dimensioni universali
dell’esperienza umana,
condivise cioè da tutti gli esseri umani, quali, ad
esempio, la dimensione
dell’affettività, della sessualità, dell’aggressività,
dell’intelligenza.
I pianeti chiamati personali
sono : SOLE, LUNA, MERCURIO,
VENERE e MARTE e riguardano la
personalità del soggetto considerato e la sua sfera cosciente
GIOVE e SATURNO riguardano
l’inserimento e il rapporto tra
l’individuo e la società e sono ancora nella sfera della coscienza individuale.
I pianeti chiamati
transpersonali sono : URANO, NETTUNO e
PLUTONE, tali pianeti si
muovono molto lentamente, caratterizzano perciò
l’intera generazione alla quale
il singolo individuo appartiene. Nel tema
natale questi pianeti devono essere
analizzati soprattutto in relazione ai
pianeti personali
dell’individuo, e letti come potenti forze inconsce di cambiamento
e trasformazione.
IL SOLE
La posizione del Sole nel tema
natale, definisce il segno a cui
apparteniamo, se il nostro Sole
per esempio è a 10 gradi del segno del
Cancro, vuol dire che
apparteniamo al segno del Cancro. Questo simbolo
che rappresenta la piena
coscienza di sé, è raramente vissuto
consapevolmente prima dei
trent’anni, età in cui si intravedono i primi
segni di una vera ricerca
personale e che coincide con il primo ritorno di
Saturno su se stesso. Capire il
proprio Sole significa capire chi siamo ed è
il compito di tutta la vita,
una meta da raggiungere, un destino da
compiere che non può essere
eluso, pena il vuoto e l'insignificanza del
proprio esistere. Il segno in
cui cade il nostro Sole ci indica la strada che
dobbiamo percorrere per
diventare ciò che intimamente sentiamo di dover
essere.
Il Sole rappresenta inoltre il
principio maschile (padre, marito, compagno,
datore di lavoro) ed il
rapporto che l’individuo ha con esso. In una donna
rappresenta il lato maschile
della sua personalità che viene vissuto
inizialmente attraverso la
figura paterna e poi attraverso il marito o il
compagno, ecco perché il più
delle volte la posizione del Sole in un tema
femminile è l’immagine del
compagno ideale e ci dice in che modo quella
donna si relazionerà con il
maschile.
LA LUNA
La posizione della Luna nel
tema natale ci indica quali sono le cose che
emotivamente ci nutrono, che ci
fanno sentire bene con noi stessi, che ci
trasmettono quella sensazione
unica che proviamo quando siamo nella
nostra casa protetti ed al
sicuro. Essa rappresenta simbolicamente la casa,
in quanto estensione del grembo
e dell'abbraccio materno che ci
accoglieva e conteneva da
piccoli, e quindi per estensione rappresenta la
madre, l'infanzia, la famiglia,
la nostra casa, le nostri radici, la nostra
patria. Se il Sole rappresenta
il nostro io cosciente, la Luna rappresenta la
nostra emotività inconscia, il
segno in cui cade ci mostra il modo in cui
istintivamente reagiamo alle
situazioni, l’energia con cui ci adattiamo
spontaneamente al flusso della
vita.
La Luna rappresenta inoltre il
principio femminile (madre, moglie,
compagna) ed il rapporto che si
ha con esso. In un uomo rappresenta il
lato femminile della sua
personalità che viene vissuto inizialmente
attraverso la figura materna e
poi attraverso la moglie o la compagna,
ecco perché il più delle volte
la posizione della Luna in un tema maschile è
l’immagine della compagna
ideale e ci dice in che modo quell’uomo si
relazionerà con il femminile.
MERCURIO
La posizione di Mercurio nel
tema natale indica il modo in cui noi
percepiamo la realtà, e quindi
ci dice come pensiamo, come apprendiamo,
come comunichiamo, ma
soprattutto ci mostra il canale attraverso il quale
entriamo in contatto con il
mondo esterno, e su quale lunghezza d’onda gli
altri devono sintonizzarsi per
meglio comprenderci. Il segno in cui è posto
Mercurio indica, quindi, la
qualità della nostra intelligenza: nei segni
d’acqua è un’intelligenza
emotiva, nei segni d’aria di tipo astratto, nei
segni di fuoco intuitiva, nei
segni di terra di tipo logico e pratico.
VENERE
La posizione di Venere nel tema
natale indica il modo in cui esprimiamo
l’amore e la nostra affettività
ed il modo in cui desideriamo essere
ricambiati. Quando Venere si
trova in segni d’acqua si ha soprattutto
bisogno di un profondo
coinvolgimento emotivo, in segni d’aria si desidera
complicità e dialogo, in segni
di terra si sentono maggiormente le
responsabilità e si cerca la
sicurezza, nei segni di fuoco, infine, è un
rapporto passionale e dinamico
quello che si vuole vivere. Venere
rappresenta inoltre il tipo di
esperienze che nutrono il nostro bisogno di
intimità con gli altri e che ci
aiutano a sentirci amati ed apprezzati.
Mostra in che misura è presente
in noi l’atteggiamento edonistico, il desiderio di
vita comoda, la ricerca di
un’atmosfera di armonia e di comfort, il senso
estetico, la sensibilità
artistica, il gusto del bello.
In un tema femminile la
posizione di Venere ci dice in che modo esprimerà
la propria femminilità e carica
erotica, rappresenta il suo bisogno di essere
desiderata e conquistata. In un
tema maschile, invece, indica il tipo di
donna che lo attrae, che
accende i suoi desideri, il tipo di donna che
soddisfa i suoi criteri di
bellezza da un punto di vista estetico.
MARTE
La posizione di Marte nel tema
natale indica il modo in cui ciascuno di noi
cerca di affermare se stesso,
il tipo di esperienze che stimolano la nostra
aggressività ed impulsività e
la nostra reazione nei confronti delle stesse.
Quando si trova in segni
d’acqua la persona si affermerà utilizzando la sua
innata sensibilità e le sue
preziose percezioni, nei segni di aria l’individuo
si imporrà con diplomazia
sfruttando le sue innate capacità di persuasione,
nei segni di fuoco si affermerà
con forza, iniziativa e coraggio, infine nei
segni di terra saranno la
costanza, la tenacia e la determinazione, le armi
della sua affermazione. In un
tema maschile la posizione di Marte ci dice in
che modo esprimerà la propria
virilità e carica erotica, rappresenta il suo
bisogno di sentirsi potente e
conquistatore agli occhi della donna. In un
tema femminile, invece, indica
il tipo di uomo che l’attrae, che accende i
suoi desideri, il tipo di uomo
che soddisfa i suoi criteri di bellezza da un
punto di vista estetico.
GIOVE
La posizione di Giove nel tema
natale ci indica il tipo di esperienze che
generano ottimismo, fede e
profonda fiducia in noi stessi. L’ottimismo
gioviale induce
all’estroversione, alla socievolezza, a una bonarietà che
tende a semplificare le
difficoltà, spingendoci a trovare la soluzione
migliore e insieme più pacifica
ad ogni problema.
Giove inoltre ci spinge a sollevarci al di
sopra delle inezie della quotidianità, a trascurarne i particolari e i dettagli
privi di significato, ci invita a conquistare una
prospettiva più ampia e,
soprattutto, spiritualmente o moralmente
significativa. Ecco perché con
Giove favorevole al nostro fianco la vita ci
appare più bella e più ricca di
significato. Quando Giove si trova nei segni
d’acqua a generare fiducia e
ottimismo nella persona è il coinvolgimento
emotivo, il vivere in armonia
con i propri bisogni interiori, nei segni di
terra sono i risultati
concreti, le sicurezze acquisite attraverso la fatica e il
duro lavoro, nei segni d’aria è
il contatto ed il confronto con gli altri, la
possibilità di esprimere
liberamente le proprie idee, nei segni di fuoco è la
sfida, il rischio, è provare a
se stessi di essere in grado di superare
qualsiasi ostacolo.
SATURNO
La posizione di Saturno nel
tema natale ci indica il tipo di esperienze che ci
spingono a confrontarci con i
nostri limiti, le nostre paure, le nostre
insicurezze e frustrazioni. Con
Saturno impariamo a conoscerci tramite lo
scontro con la dura realtà
degli insuccessi, degli ostacoli, dei rifiuti, dei
ritardi che inesorabilmente
ogni volta generano dentro di noi un senso di
inadeguatezza e inferiorità.
Niente ci è regalato, ogni conquista è frutto di
rigore, disciplina, fatica,
dolore e perseveranza. Se Giove da, Saturno
toglie, se Giove rappresenta la
grazia, Saturno rappresenta la fatica,
principi opposti e
complementari dunque; la fatica senza la grazia non ci
permette di godere dei benefici
del nostro sforzo, la grazia senza fatica
non ci aiuta a maturare e a
crescere. Quando Saturno si trova nei segni
d’acqua a generare il senso di
privazione, frustrazione e inadeguatezza è
la sfera emotiva, nei segni di
terra è l’ambito delle sicurezze materiali, nei
segni d’aria è la sfera del
sociale, nei segni di fuoco è la sfera della propria
dell’identità minacciata e
frustrata.
URANO
Urano è un pianeta
transpersonale, rappresenta una forza di cambiamento
e nel tema deve essere analizzato
soprattutto in relazione agli aspetti che
forma con i nostri pianeti
personali. Urano ci spinge ad affermare la nostra
individualità, a liberarci da
vincoli e condizionamenti, a vivere la nostra
diversità ed esprimere le
nostre opinioni anche se sono in contrasto con il
modo tradizionale di pensare.
Urano rappresenta la forza del nuovo che
irrompe e spezza l’ordine
precedente, che sovverte i vecchi schemi. E’ il
simbolo dei cambiamenti
radicali, ed in alcuni casi dolorosi, soprattutto
quando non accettiamo le
indicazioni che ci propone e non siamo capaci di
abbandonare atteggiamenti
cristallizzati e superati nel difficile cammino
della nostra evoluzione
personale. I pianeti personali in aspetto con Urano
ci indicano in quali dimensioni
di esperienza questo tipo di energia è
presente, quando l’aspetto è
armonico mostra che l’energia scorre in modo
naturale, l’individuo esprime
le qualità del pianeta in modo equilibrato,
quando è disarmonico invece
indica che l’energia è bloccata, l’individuo
esprime le qualità del pianeta
in modo non equilibrato.
NETTUNO
Nettuno è un pianeta
transpersonale, rappresenta una forza di
cambiamento e nel tema deve
essere analizzato in relazione agli aspetti
che forma con i nostri pianeti
personali. Nettuno è l’anelito alla
trascendenza che alberga nel
cuore di ognuno di noi, è il desiderio di
abbattere i confini, di andare
oltre ciò che è finito, determinato e
compiuto. Nettuno ci spinge a
staccarci dalla realtà, a sublimare i nostri
istinti, a credere a ciò che
non vediamo, ad abbandonarci con fede agli
eventi, a fonderci e scomparire
in realtà diverse e più grandi. Nettuno, al
contrario di Urano che
trasforma in maniera radicale, trasforma sfumando,
dissolvendo, ciò che credevano
essere reale tutto ad un tratto ci appare
illusorio, la linea che separa
la realtà dal sogno diventa sottile, ed è così
che Nettuno ci apre un varco
verso realtà superiori. Se nel tema natale
l’energia nettuniana è
preponderante e si esprime con aspetti disarmonici,
la persona è poco a contatto
con la realtà, tende a vivere di illusioni, ad
inseguire sogni impossibili,
Nettuno è genio e follia insieme. I pianeti
personali in aspetto con
Nettuno ci indicano in quali dimensioni di
esperienza questo tipo di
energia è presente, quando l’aspetto è armonico
mostra che l’energia scorre in
modo naturale, l’individuo esprime le qualità
del pianeta in modo
equilibrato, quando è disarmonico invece indica che
l’energia è bloccata,
l’individuo esprime le qualità del pianeta in modo non
equilibrato.
PLUTONE
Plutone è l’ultimo dei pianeti
transpersonali, rappresenta una potente forza
di trasformazione e deve essere
analizzato nel tema in relazione agli
aspetti che forma con i nostri
pianeti personali. Plutone rappresenta
simbolicamente la morte, e la
morte ci fa paura, ci fa sentire impotenti, ci
mette davanti alla nuda e cruda
realtà che non abbiamo nessun potere
sugli eventi e che è illusorio
e vano il nostro tentativo di tenere sotto
controllo la realtà. La morte
plutonica può essere simbolica, come la fine di
un amore, la perdita del lavoro
a cui tenevamo, la perdita della salute, una
malattia, oppure reale, come la
morte di una persona a noi cara, e allora
reagiamo liberando la parte più
istintiva e primordiale di noi, la parte più
recondita, nascosta e
sconosciuta di noi, esplodono sentimenti quali l’odio,
la passione, il desiderio di
vendetta e siamo costretti a riconoscere che noi
siamo anche questo. La nostra
identità dai variegati copioni di donna o
uomo, moglie o marito, madre o
padre e altro, va in frantumi e ci
scopriamo sempre più
somiglianti a Erinni furiose e vendicatrici. Se
impariamo ad accettare che la
morte è parte integrante della vita e che è
grazie ad essa che siamo in
grado di dare valore alla nostra esistenza,
allora sapremo sfruttare le
potenzialità infinite di questo pianeta, in caso
contrario saremo sue vittime,
costretti a vivere nella paura di ciò che non
possiamo controllare e pervasi
dal desiderio sfrenato di un potere
logorante. I pianeti personali
in aspetto con Plutone ci indicano in quali
dimensioni di esperienza questo
tipo di energia è presente, quando
l’aspetto è armonico mostra che
l’energia scorre in modo naturale,
l’individuo esprime le qualità
del pianeta in modo equilibrato, quando è
disarmonico invece indica che
l’energia è bloccata, l’individuo esprime le
qualità del pianeta in modo non
equilibrato.
Ilaria Ciarletta Annaluce Maroncelli
domenica 26 agosto 2012
Valentina Vezzali Asso di Spade
Nata il giorno di S. Valentino, Maria Valentina Vezzali è un aquario ascendente vergine con sole congiunto a giove in sesta casa e luna sagittario al fondo cielo congiunta a nettuno. Marte è in toro in nona casa congiunto al Mc come spesso accade nei temi degli sportivi.
Sicuramente la campionessa italiana di fioretto individuale e a squadre è nata sotto "una buona stella" come si usa dire, dato che il sole è congiunto a giove ed entrambi sono in trigono ad urano bilancia governatore dell'aquario e a saturno gemelli secondo governatore del segno solare.
Sole/giove, urano e saturno formano perciò la configurazione chiamata "grande trigono" in segni d'aria. Nel tema spiccano doti di razionalità, capacità di concentrazione e precisione dato che la simbologia del sole in sesta casa è rafforzata dall'ascendente vergine.
L'entusiasmo, la visione ottimistica della vita, la voglia di mettersi in gioco sono attribuibili alla luna sagittario che sogna sempre nuovi obiettivi da raggingere coadiuvata da marte toro e venere capricorno (resistenza fisica e senso pratico).
Valentina è incoraggiata dalla famiglia sin da piccola quando a soli 6 anni comincia a praticare scherma a Jesi sua cittadina natale. Siamo nel 1980 e Giove transita per la prima volta sul suo ascendente vergine.
Ci chiediamo come mai abbia scelto la scherma fra tanti sport. Possiamo rintracciare una predisposizione per questa disciplina?
La nostra opinione è che possa avere influito l'energia aria molto presente nel suo tema per il sole aquario e il grande trigono, mentre ad esempio l'elemento acqua è assente.
Simbolicamente la spada fende l'aria ( si dice "aria tagliente come una lama" ) e nei Tarocchi gli Arcani di spade simboleggiano appunto l'elemento aria.
A questo abbiniamo la tecnica, l'attenzione al dettaglio dei valori vergine ed ecco che la Vezzali effettivamente ha incontrato lo sport della sua vita.
Nel 1989 a 15 anni Valentina comincia a mietere i primi successi. Il nodo nord transita in aquario congiungendosi al suo sole/giove radix.
La prima olimpiade è ad Atlanta nel 1996: Plutone è entrato stabilmente in sagittario congiunto alla sua luna/nettuno e in sestile a sè stesso.
Probabilmente è il momento in cui l'atleta acquisisce sicurezza di sè e dato che plutone radix si trova in casa seconda (le doti, i valori) arrivano anche i primi introiti a coronamento di tanto impegno.
Il matrimonio nel 2002 con un calciatore e la nascita del figlio Pietro nel 2005 avvengono entrambi con transiti di urano rispettivamente sul sole (marito, uomo) e su mercurio (figlio) in pesci.
Urano può essere definito il suo pianeta guida poichè governa il sole, è esaltato nel suo ascendente vergine e probabilmente ha illuminato le sue scelte anche nella vita privata.
Certamente la completa assenza dell'elemento acqua nel tema se da una parte agevola la sua freddezza nelle sfide sportive, dall'altra la rende poco adatta ad esternare sentimenti anche attraverso il fisico. Ricordiamo la sua partecipazione al programma "Ballando con le stelle" dove nonostante l'impegno non riuscì a trasmettere emozioni attraverso la danza.
D'altronde simbolicamente il ballo è pesci e da una mercuriale/uraniana poco si poteva pretendere.
Ma poco importa, quello che conta è che la Vezzali continui a vincere le sue sfide olimpioniche e a dare lustro allo sport italiano.
Ilaria Ciarletta Annaluce Maroncelli
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sabato 25 agosto 2012
Le Case Astrologiche
Il cerchio zodiacale è
suddiviso in dodici parti, chiamate case, queste
rappresentano i diversi settori
della vita e a seconda del segno in cui
cadono e dei pianeti che le
popolano ci indicano come noi viviamo quel
determinato settore. Le linee
di separazione tra una casa e l’altra si
chiamano cuspidi, e dipendono
dall’ora e dal luogo di nascita di ciascuno.
L’ascendente è la cuspide della
prima casa ed è, in un certo senso, la
personalità manifesta del
soggetto, ciò che con il suo aspetto e
comportamento comunica agli
altri.
I CASA
Insieme al Sole e alla Luna,
l'Ascendente (ASC) è uno dei più importanti
fattori nel tema natale. Il
segno posto all'inizio della prima casa ci fornisce
preziose informazioni relative
alla nostra indole, al nostro temperamento e
aspetto fisico. L’ascendente
indica il nostro modo di reagire immediato ed
istintivo alle situazioni e
mostra come noi ci presentiamo al mondo.
2a CASA
La seconda casa ci parla dei
nostri valori, ci dice come noi valorizziamo ciò
che ci sta intorno e in che
misura siamo in grado di sfruttare sia i nostri
beni, intesi anche come
potenzialità, sia l’ambiente circostante. Un tempo
era la terra ad essere in cima
alla scala dei valori, oggi il denaro ha preso
il suo posto. Ecco perché
spesso la seconda casa è spesso associata al
denaro.
3a CASA
La terza casa ci dice come noi
percepiamo l’ambiente circostante e come
interagiamo con esso, la
curiosità ed il desiderio di conoscere ed imparare,
il grado di socievolezza, la
facilità con cui entriamo in contatto con le
persone, il modo in cui
comunichiamo, la capacità di sfruttare i contatti ed
i rapporti. Questa casa ci
parla anche del rapporto con tutte quelle persone
che fanno parte del nostro
sociale : fratelli, sorelle, cugini, conoscenze,
colleghi di lavoro etc.
IV CASA
La quarta casa o Fondocielo
(FC) ci parla delle nostre origini, della casa
paterna e delle circostanze che
hanno influenzato la nostra infanzia.
Descrive il nostro rapporto con
la "famiglia", la maggiore o minore forza
dei legami familiari ed il
nostro atteggiamento rispetto alla "casa e al
focolare". Ricordiamo che
questa casa riflette sia la verità oggettiva e cioè
la reale situazione familiare,
sia soggettiva e cioè la visione personale che
noi abbiamo della nostra
situazione familiare e che ambedue tendono a
condizionarsi a vicenda.
5a CASA
Nella quinta casa troviamo il
nostro potenziale creativo, creare significa
lasciare un segno di noi,
questo chiaramente si può fare in diversi modi :
mettere al mondo un bambino e
allevarlo ed educarlo in modo che diventi
una persona culturalmente e
socialmente importante, produrre un’opera
artistica o letteraria, essere
il promotore di una grande scoperta etc; in
questa casa troviamo anche
l’amore e la sessualità ma più come
espressione di noi stessi che
di vero e proprio desiderio di unione.
6a CASA
La sesta casa descrive il
nostro atteggiamento nei confronti di tutto ciò che
si ritiene normale routine e
quindi di poca importanza, in questa casa
infatti troviamo tutte quelle
situazioni che richiedono rispetto, disciplina,
tolleranza e che mettono alla
prova il nostro senso civico e la nostra
disponibilità nei confronti del
prossimo a renderci utili nelle piccole cose.
Questa casa ci parla del nostro
rapporto con tutto ciò che riteniamo
subalterno a noi e quindi i
dipendenti, i domestici, gli animali, gli oggetti
ed infine con il nostro corpo,
quell’oggetto inseparabile da noi stessi il cui
funzionamento troppo spesso
diamo per scontato.
VII CASA
La settima casa o Discendente
ci dice come noi veniamo a patti con l’altro,
è una casa di scelte ma anche
di responsabilità, poiché ciò che viene
siglato, che siano contratti,
società, matrimonio deve essere onorato. La
casa ci descrive quindi il
nostro atteggiamento nei confronti degli altri e
della collettività, se siamo
disposti ad accettare che gli altri siano diversi
da noi e, malgrado ciò,
relazionarci con loro in modo equilibrato o se
consideriamo il diverso da noi
avversario o addirittura nemico.
8a CASA
Con la settima casa, dove
avviene l’incontro con “l’altro”, si chiude il ciclo
delle case nelle quali facciamo
esperienza di noi stessi e si apre il ciclo
delle case nelle quali noi
sperimentiamo noi stessi in relazione agli altri. Se
nella settima casa sigliamo dei
contratti, nell’ottava casa ne diamo un
valore. Il rapporto, lo
scambio, il contratto si trasforma in un valore che
può essere denaro o
semplicemente una promessa. In questa casa ci
confrontiamo con concetti come
eredità, tasse, mutui e ipoteche; ogni
genere di scambio, come ben
sappiamo, sia che c’entri o no con il denaro,
si fonda su un rapporto
interpersonale e sociale basato principalmente
sulla fiducia. Fiducia, che in
sé, implica onestà, responsabilità, capacità di
gestione e rispetto nei
confronti di ciò che si è pattuito. In ottava casa
ritroviamo tutte quelle
istituzioni che in qualche modo implicano fiducia e
potere sia in senso negativo
che positivo: la politica, la finanza, la mafia, il
clero, etc. Anche il
coinvolgimento emotivo, l’atto sessuale implicano
fiducia e abbandono nei
confronti di colui a cui abbiamo concesso potere.
9a CASA
La nona casa indica in che
misura la nostra visione soggettiva e quindi per
questo limitata attinge da
orizzonti mentali più vasti. In questa casa
avviene l’incontro tra il
nostro pensiero e il pensiero globale, qui
incontriamo culture e modi
diversi di pensare, dottrine, filosofie e religioni
che non ci appartengono. Questa
casa ci mostra se siamo in grado di
ampliare il nostro pensiero o
se tendiamo a imporre la nostra visione del
mondo. Se la terza casa si
riferisce al bisogno di ognuno di noi di
confrontarci con l’ambiente più
vicino a noi, per capirlo e conoscerlo, la
nona casa è il settore in cui
noi acquisiamo conoscenze che non hanno
nulla a che vedere con il nostro
ambiente, che non possiamo quindi
sperimentare direttamente ma
solo esplorare attraverso l’uso
dell’astrazione e delle
categorie. Se in terza casa impariamo a
“conoscere”, cioè facciamo
esperienza diretta di qualcosa di nuovo, in
nona casa impariamo a
“comprendere”, cioè a conoscere tutti quei
meccanismi, quelle condizioni
che hanno prodotto una determinata
situazione. In nona casa
impariamo a capire il perché delle cose.
X CASA
La decima casa o Mediocielo
(MC) ci mostra in che modo possiamo
realizzare noi stessi,
affermarci non solo ai nostri occhi ma agli occhi di
tutti, ricoprire un ruolo
all’interno della società. In decima casa affrontiamo
i successi e gli insuccessi
come conseguenza di una nostra positiva o
negativa integrazione in una
struttura più grande e della nostra capacità o
incapacità di cooperare
attivamente con questa. Se la casa quarta si
riferisce al focolare domestico
e ai legami familiari, la decima casa ci dice
in che modo abbandoneremo il
nostro nido e in che misura è presente in
noi il desiderio di autonomia.
11a CASA
Se in 10 casa siamo riusciti a
consolidare un ruolo attivo all’interno della
società, in 11 casa nascono in
noi esigenze diverse: i nostri progetti, i
nostri obiettivi non sono più
conseguiti per appagare bisogni personali ma
perché possano trasformarsi in
un bene fruibile dalla comunità. Cresce in
noi il senso sociale, sentiamo
il bisogno di esprimere i nostri ideali, di
unirci con persone che li
condividano, di appartenere a gruppi, ad
associazioni a comunità che
riflettano le nostre aspirazioni. Se in 5 casa
esprimiamo noi stessi incondizionatamente,
in 11 casa quello che siamo e
quello facciamo passa sempre
attraverso il giudizio della comunità a cui
apparteniamo. Questa casa
quindi ci indica il nostro atteggiamento nei
confronti della religione,
della politica, della giustizia, delle mode, delle
tendenze di tutte quelle
espressioni comuni ad una società, ci dice se
tendiamo a uniformarci,
annullando completamente la nostra individualità,
se siamo portati invece a
criticare e basta diventando dei ribelli
rivoluzionari, o se siamo in
grado di apportare il nostro contributo in modo
positivo ed equilibrato.
12a CASA
In 12 casa ci confrontiamo con
tutte quelle esperienze nelle quali sperimentiamo il senso della diversità, del distacco da ciò che chiamiamo normalità. Se in sesta casa è il singolo individuo a doversi uniformare
alle regole e alle norme del vivere quotidiano, in 12 casa egli scopre che in
determinati frangenti il suo potere individuale perde di significato perchè deve confrontarsi con qualcosa di molto più grande di lui. E' una casa collettiva in cui difficilmente il singolo trova una realizzazione a meno che non si affidi cioè abbia una grande fede e consideri la vita come una missione sociale. E' anche una casa di grande spiritualità, di visione allargata nella quale si realizza il ritorno al "tutto" da cui ogni individuo è stato generato.
Ilaria Ciarletta Annaluce Maroncelli
Ilaria Ciarletta Annaluce Maroncelli
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